lunedì 22 settembre 2008

Giorno 2 - seconda parte

Le ore trascorrono piacevoli tra numerosi incontri di delfini e pesci volanti mentre il tramonto mette in scena il suo spettacolo di luci e colori. Intanto il vento diminuisce ed è quasi di prua, tiriamo giù il genoa e procediamo randa e motore. La luna è già all'orizzonte, pregustiamo una notte tranquilla al chiaro di luna...Ma l'idillio dura poco, Roberto è sottocoperta per fare il punto nave, lo chiamiamo per informarlo che ci sono temporali all'orizzonte davanti a noi, giusto il tempo di dare l'ultimo morso ad un panino con prosciutto, un presentimento e prendiamo una mano di terzaroli alla randa (la sola predisposta, è pur sempre una vela da regata), l'anemometro comincia a registrare un incremento repentino del vento e nel giro di 1 o 2 minuti il vento è costante a 25 nodi con raffiche a 30 nodi la barca tende all'orza e sbanda considerevolmente, proviamo a mantenere l'assetto ma non resta che ammainare la randa che subirà, non capiamo bene come, un danno, una lacerazione lungo la balumina di circa 40 cm. Procediamo solo a motore, la buriana ci sorprende all'improvviso e non siamo attrezzati, non abbiamo su neanche le cerate, e senza cinture di sicurezza e jack line è impensabile andare a prua per issare il genoa per stabilizzare la barca.
Soffriamo il mare, le onde frangono spesso al giardinetto e siamo tutti completamente fradici, a turno scendiamo a cambiarci e indossare le cerate. Io e Giorgio non usciamo incolumi dalla permanenza sottocoperta e accusiamo un po di mal di mare. Forse Roberto già sapeva che sarebbe stato così per parecchie ore, ma noi ingenuamente credevamo che il tutto fosse causato da quei temporali che avevamo sulla nostra prua, convinzione che ci ha aiutati a mantenere una certa serenità.Dopo due ore abbiamo capito che i temporali non c'entravano e che la notte sarebbe stata "tempestosa", il mare nero illuminato solo dalla luna che si specchia nell'acqua, con riflessi d'argento, turbata dalle onde e dalla schiuma...all'improvviso uno schiocco alle nostre spalle, Roberto: avete visto?un delfino!!! Noi:No dove?!! e ancora eccolo emergere dalle onde in un salto spettacolare, sta in aria per un periodo che sembra interminabile e poi SPLASH! ricade in acqua sbattendo sull'onda fragorosamente, come se per la curiosità di guardare chi fossero quei folli che si trovavano in mare in quella situazione, si fosse dimenticato di immergersi di nuovo...ecco ora i nostri cuori erano appagati e riconciliati col mare che ci aveva regalato un momento unico, questa apparizione ci ha come rassicurati, non eravamo soli!
La notte è continuata in un susseguirsi di turni al timone sempre più brevi e sempre più faticosi, io ad un certo punto crollo e resto a dormire sottocoperta, tocca a Giorgio e Roberto alternarsi con i turni fino all'alba quando mi sveglio e affacciandomi in pozzetto vedo un'onda a poppa molto più alta di Giorgio, salgo in pozzetto, meno male era solo la prospettiva!Stimiamo comunque 2,50 o 3m, guardo in faccia Roberto e Giorgio, sono distrutti, mi metto io al timone, siamo a poche miglia da Maiorca...terraaa!!!Abbiamo bisogno di riposo dopo una notte di NW 7 e mare 4!
E' la prima volta che affrontiamo una situazione così impegnativa, non siamo mai andati oltre forza 5, ora sappiamo com'è, ci siamo confrontati con la forza del mare e siamo pronti se in futuro ci troveremo nella stessa condizione. In fondo è quello che cercavamo di ricavare da questa esperienza. Dunque stanchi ma appagati.



Maiorca



Giorgio "il nostromo"





Un delfino gioca con la prua dell'X

2 commenti:

cicciopettola ha detto...

STIKAZZ.. e siamo ancora al giorno 1 appena arrivati a Minorca! :-))
..in effetti vi ho pensato tanto vedendo le carte meteo dei giorni scorsi, comunque adesso che la state a raccontà sono più sereno.

1 sola domanda per adesso: che elettronica montava la barca? aveva l'autopilota?

Eudaimonia ha detto...

Ciao Davide!Maiorca non Minorca!
la barca montava elettronica B&G e non aveva il pilota automatico!gps portatile non cartografico e carte nautiche, queste le nostre dotazioni.