8 settembre 1943, l'armistizio, la fine dell'alleanza militare con la Germania. L'Amm. Carlo Bergamini riceve l'ordine di trasferire la flotta alla Maddalena, da La Spezia escono 3 corazzate: la Roma, la Vittorio Veneto e la Littorio, seguite da tre incrociatori (Eugenio di Savoia, con l'ammiraglio Oliva; Montecuccoli e Regolo) e da otto cacciatorpediniere (Legionario, Grecale, Oriani, Velite, Mitragliere, Fuciliere, Artigliere e Carabiniere) e le unità in avanscorta "Pegaso", "Orsa", "Orione", "Impetuoso". Il 9 Settembre 1943, nelle acque del Golfo dell'Asinara, la Forza Navale da Battaglia, al comando dell' Amm. Carlo Bergamini, veniva attaccata da formazioni di bombardieri tedeschi. Nel corso dell’operazione fu colpita e affondata la Corazzata ROMA. Perirono tutto lo Stato Maggiore e una grande quantità di Graduati e Marinai, in tutto 1.253 Uomini. Ai naufraghi prestarono soccorso le torpediniere da scorta Impetuoso, Pegaso e Orsa che, rimaste senza contatti con le altre unità, fecero poi rotta per Nord-Ovest, l'ultima rotta conosciuta della Forze Navali da Battaglia. Il giorno dopo fecero rotta per le Baleari per poter sbarcare al più presto i numerosi feriti che si trovavano sulle navi. Giunti il giorno stesso a Maiorca, dopo aver usufruito delle 24 ore di ospitalità regolamentari, il comandante dell'Impetuoso, Cigala Fulgosi, e il comandante del Pegaso, capitano di fregata Riccardo Imperiali, portarono all'autoaffondamento delle proprie navi non volendole consegnare agli alleati. I comandanti e i loro equipaggi rimasero internati nell'isola insieme ad altre unità della Regia Marina, tra cui l'Orsa, rimaste immobilizzate dalla mancanza di nafta. Cigala Fulgosi organizzò un tentativo di fuga nella primavera del 1944 ma non andò a buon fine.
La sera stessa del nostro rientro dal trasferimento dell'X35 "Bernadette" scopro che 65 anni fa, in quelle stesse acque aveva navigato mio nonno Giovanni, imbarcato come marinaio di leva durante la seconda guerra mondiale, ma i ricordi sono confusi e sommari, io mio nonno paterno non l'ho mai conosciuto, è morto circa 3 anni prima della mia nascita per un arresto cardiaco. Mio padre ricorda solo che è rimasto prigioniero alle Baleari e ha patito privazioni e sofferenze, che il suo compito era recuperare i feriti nelle battaglie navali...il nome della nave non lo ricorda, mia madre ricorda la Roma, mia nonna addirittura parla dell'Andrea Doria!!! Scatta in me la curiosità di saperne di più, già sapevo qualcosa di ancor più vago e ho avuto sempre la curiosità di chiedere e sapere....ora emergono dei particolari sui quali indagare...così il giorno successivo faccio una ricerca in internet...l'Andrea Doria non c'entra, mia nonna infondo ha 86 anni e non ricorda un gran che ma quando cerco Roma e esce fuori che i feriti sono stati soccorsi dalla Pegaso e dall' Orsa e portati alle Baleari, trovata una foto dell'Orsa, mia nonna ora è certa, suo marito (all'epoca non si conoscevano ancora) faceva parte dell'equipaggio dell'Orsa. Comunque se era sull'Orsa o sulla Pegaso o su altra nave lo possono dire solo i documenti che mia nonna custodisce in un cassetto del suo comò...attendo che li tiri fuori e me ne mandi una copia...
Ora per me quest'avventura ha un significato nuovo, una specie di legame o di contatto con il nonno che non ho mai conosciuto e mi torna alla memoria l'immagine di quel delfino nero che emerge dal mare agitato illuminato solo dalla luna, una presenza rassicurante, quasi da sembrare un essere di un altro mondo, uno spirito o una specie di angelo custode...
3 commenti:
questa storia è davvero bella! chissà cosa uscirà dal cassetto del comò di tua nonna...
grazie Sonia!
prego fratello!
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