giovedì 28 aprile 2011

Santa rete!!!

Se non ci fosse internet bisognerebbe inventarlo...
grazie allo scambio di opinioni su blog, mailing list e facebook abbiamo evitato di fare una spesa poco utile per raggiungere il nostro scopo, avere un minimo di autonomia energetica.

inutile sperare che mettendo tutte le luci a led  e ottimizzando la carica delle batterie si riesca a non avere problemi di autonomia senza mai toccare un porto...e senza dover tenere acceso il motore per ore solo per ricaricare, cosa piuttosto odiosa e sempre evitata.

quindi, dopo attenta riflessione... cosa abbiamo una barca a vela o un ferro da stiro? non è forse andare a vela l'obiettivo primario del nostro affannarci? allora perchè contare sul motore? è un po come portarsi iella...speriamo non ci sia vento così si va a motore e si carica le batterie...
infondo avevamo un pannello solare da 50 W già su Boiled fish di soli 7 metri e senza frigo e con consumi al minimo e pensiamo di farne a meno ora?? e nooooooooo :-)
veramente volevamo solo rimandare magari al prossimo anno ma visto che la spesa per il ripartitore non è comunque da poco tanto vale passare al sodo.

Abbiamo deciso per un modulo fotovoltaico policristallino flessibile ad alto rendimento da 90W prodotto dalla Enecom  ed elogiato per le sue prestazioni e qualità dall'amico Roberto del blog della vela che ha organizzato e organizza ancora gruppi di acquisto con ottimi sconti sul listino.



Così potremmo concederci anche l'uso del frigorifero spendendo qualcosa in più rispetto ai quasi 400 euro del ripartitore ma risolvendo veramente il problema della carica delle batterie.
Lo monteremo sulla tuga sotto il boma in modo da essere amovibile e posizionabile in qualsiasi altra parte della barca con una prolunga in modo che sia sempre irradiato dai raggi solari per avere un miglior rendimento. Costa quasi il doppio di un equivalente rigido ma la praticità e duttilità compensano pienamente la spesa.

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