Finalmente dopo 20 giorni dall'ordine sono arrivati il vhf portatile Raymarine 101E, il battery monitor Victron e l'isolatore galvanico della Sterling.
Il negozio online inglese dal quale ho comprato, per la prima e credo anche ultima volta, è yachtbits.com, è fornitissimo e ha prezzi ottimi ma i tempi per ricevere la merce sono lunghi e soprattutto il servizio di custumer service è pessimo, non rispondono alle email e al telefono danno informazioni false, ho sprecato due telefonate per farmi prendere in giro con la frase fatta " spediamo domani"... avevo paura di non ricevere la merce. Di positivo c'è che non hanno prelevato i soldi dalla carta di credito se non quando hanno evaso l'ordine. Non oso immaginare la trafila nel caso si voglia restituire o sostituire qualche oggetto!!!
"Se in me è quella voglia di cercare che spinge le vele verso terre non ancora scoperte, se nel piacere è un piacere di navigante, se mai gridai giubilante: 'la costa scomparve' - ecco anche la mia ultima catena è caduta - il senza-fine mucchia intorno a me, laggiù lontano splende per me lo spazio e il tempo, orsù! Coraggio! Vecchio cuore!". F. Nietzsche
giovedì 26 maggio 2011
sabato 14 maggio 2011
martedì 10 maggio 2011
7 Mosse x l'Italia
Giovanni Soldini si lancia in un'impresa singolare, a bordo di Elmo's Fire, l'Ocean 71 armato a ketch di Malingri e Soldini, si alterneranno equipaggi composti da personaggi della cultura, dell'imprenditoria e dello spettacolo per elaborare le 7 mosse per cambiare subito il nostro paese. Attraverso il sito, si possono mandare suggerimenti e durante il viaggio, iniziato il 25 Aprile da Genova, nascerà un documento che secondo i promotori dell'iniziativa potrà essere utile a chi fa politica.
Giunti a New York sarà consegnato all'Italia.
Buon Vento!!!
Giovanni Soldini (Ansa)
Siamo in declino, non vi è dubbio. Non è il caso di essere terrorizzati, l'umanità ha avuto ciclicamente periodi di declino da quando esiste e cosi' pure il nostro Paese. Questi declini hanno avuto dinamiche e durate diverse tra loro, ma sempre una caratteristica comune. Si va in declino quando le posizioni chiave di governo e di amministrazione delle comunità vengono assunte prevalentemente da persone mediocri, mentre si cresce quando a dirigere vanno prevalentemente i galantuomini. Per mediocre intendiamo colui che, di fronte ad una decisione importante, la prima domanda che si pone è «che figura farò io?». Il galantuomo ovviamente è il contrario, pensa subito al bene pubblico.
DECLINO - Abbiamo assistito a macro periodi di declino come il Medioevo. Ancora più in macro si potrebbe dire che l'Italia è in declino da almeno 1700 anni. Tuttavia in mezzo c'è stato il Rinascimento e poi il Risorgimento, infine il Miracolo economico del dopo guerra. Quindi nessun terrore, ma un po' di spavento c'è. E poi la scocciatura di beccarcelo proprio noi, la nostra generazione, il declino. Perchè se va avanti così, declino lento, saranno altre persone a godersi la rinascita. Tra declino e rinascita abitualmente avviene qualcosa di traumatico. Una rivoluzione, guerre, eccidi. Anche perchè non succede mai che un mediocre o un dittatore si dimetta, debbono essere cacciati. Questa, piu' o meno è la storia. Ma, porca miseria, perchè dobbiamo sempre subircela sta benedetta (o maledetta) Storia? Possibile che non riusciamo a lavorarci un po'? Possibile che invece di subire passivamente gli eventi non ci rimbocchiamo le maniche e li preveniamo da subito con un sano e un po' ribelle programma a tappe forzate che ci tiri fuori dal declino in tempi brevi?
SOLUZIONE - Ecco da cosa nasce la nostra decisione di dedicare un piccolo pezzo della nostra vita a pensare ad una soluzione. In fondo è un gesto egoista, la voglia che abbiamo di godercela ancora un po'. Prendetela cosi', 2 cittadini italiani che non fanno né faranno la politica, un navigatore ed un mercante, rifocillati nella pancia e nella mente da un manipolo di amici, donne e uomini di pensiero e di azione, che nella vita hanno dimostrato di finire ciò che incominciano, vi offrono la loro soluzione. Una soluzione quindi e non polemiche, i rimedi e non solo le critiche. Un gesto che non ha niente a che vedere con la destra o la sinistra, un gesto che nasce dalla nostra sensibilità di umani che oltre ad amare sé stessi amano il prossimo e sono così poco umili da considerarsi attenti osservatori della comunità. Non è una soluzione esaustiva, poiché mancano alcuni capitoli importanti e nodi da sciogliere in vista di un progetto completo. Inoltre la parte scientifica dei capitoli che vi proponiamo non è volutamente approfondita. Tuttavia si tratta di una visione «mondiale» di come si dovrebbe muovere il nostro Paese molto precisa. È un indirizzo forte, netto, rivolto verso l'unica direzione secondo noi possibile per salvare in fretta l'Italia. Se le critiche che vi sorgono spontanee sono «non è corretto gettare la pietra e poi non scendere in campo» vi preghiamo di perdonarci. Ma permetteteci di pensarla diversamente. E' ora che anche da parte di noi laici dilettanti arrivino suggerimenti in positivo e non solo critiche. Ci sarà di sicuro qualcuno, tra i politici, che invece di guardarci come rompiscatole, cercherà quel poco di bello e giusto che c'è in noi e ne trarrà spunto. Ma anche tante persone comuni, come noi, alle quali verrà voglia di approfondire e di volgere la propria analisi in direzione proattiva. E' a loro che ci rivolgiamo soprattutto. In politica si può e si deve partecipare anche senza essere attori protagonisti. Oppure potrete pensare «semplicistico, non è approfondito, ci saranno tensioni sociali, dove li mettiamo tutti questi nuovi disoccupati», fermatevi. Siamo d'accordo con voi.
RIFLESSIONE - L'unica amara riflessione che vi proponiamo, una su centinaia, è che prima o poi buona parte dei 16000 forestali della Regione Sicilia non potrà più essere pagata e partiranno le tensioni, per dirvene una. Forse è meglio prevedere e manovrare una Rivoluzione più dolce possibile prima che subirne una cruenta poi. Inoltre teniamo a dirvi che la semplicità è l'unica arma possibile per creare un progetto vincente in tempi brevi. Se invece le vostre critiche sono «impossibile, troppo complicato, troppo veloce, utopie . .» lasciate perdere. A forza di dire che tutto e complesso, difficile, che occorre tanto tempo il nostro Paese si è ridotto in questo stato. E poi molto spesso la visione del difficile, del serve più tempo nasconde la mancanza di voglia di lavorare, o la strategia di mantenere il potere senza sbattersi per risolvere, arti che purtroppo si sono diffuse invece con grande rapidità e semplicità in Italia. Infine vi anticipiamo che troverete ovunque in questo documento la nostra ferma convinzione che occorre tornare alla politica intesa come servizio, passione,missione. Occorre trovare donne e uomini di grandi capacità ma anche umili, onesti e pronti a farsi da parte quando sbagliano. Utopie? Ma non è vero! Smettiamola con sta storia delle utopie. Senza sogni non si va da nessuna parte.
Oscar Farinetti
Giovanni Soldini
Giunti a New York sarà consegnato all'Italia.
Buon Vento!!!
Giovanni Soldini (Ansa)
Siamo in declino, non vi è dubbio. Non è il caso di essere terrorizzati, l'umanità ha avuto ciclicamente periodi di declino da quando esiste e cosi' pure il nostro Paese. Questi declini hanno avuto dinamiche e durate diverse tra loro, ma sempre una caratteristica comune. Si va in declino quando le posizioni chiave di governo e di amministrazione delle comunità vengono assunte prevalentemente da persone mediocri, mentre si cresce quando a dirigere vanno prevalentemente i galantuomini. Per mediocre intendiamo colui che, di fronte ad una decisione importante, la prima domanda che si pone è «che figura farò io?». Il galantuomo ovviamente è il contrario, pensa subito al bene pubblico.
DECLINO - Abbiamo assistito a macro periodi di declino come il Medioevo. Ancora più in macro si potrebbe dire che l'Italia è in declino da almeno 1700 anni. Tuttavia in mezzo c'è stato il Rinascimento e poi il Risorgimento, infine il Miracolo economico del dopo guerra. Quindi nessun terrore, ma un po' di spavento c'è. E poi la scocciatura di beccarcelo proprio noi, la nostra generazione, il declino. Perchè se va avanti così, declino lento, saranno altre persone a godersi la rinascita. Tra declino e rinascita abitualmente avviene qualcosa di traumatico. Una rivoluzione, guerre, eccidi. Anche perchè non succede mai che un mediocre o un dittatore si dimetta, debbono essere cacciati. Questa, piu' o meno è la storia. Ma, porca miseria, perchè dobbiamo sempre subircela sta benedetta (o maledetta) Storia? Possibile che non riusciamo a lavorarci un po'? Possibile che invece di subire passivamente gli eventi non ci rimbocchiamo le maniche e li preveniamo da subito con un sano e un po' ribelle programma a tappe forzate che ci tiri fuori dal declino in tempi brevi?
SOLUZIONE - Ecco da cosa nasce la nostra decisione di dedicare un piccolo pezzo della nostra vita a pensare ad una soluzione. In fondo è un gesto egoista, la voglia che abbiamo di godercela ancora un po'. Prendetela cosi', 2 cittadini italiani che non fanno né faranno la politica, un navigatore ed un mercante, rifocillati nella pancia e nella mente da un manipolo di amici, donne e uomini di pensiero e di azione, che nella vita hanno dimostrato di finire ciò che incominciano, vi offrono la loro soluzione. Una soluzione quindi e non polemiche, i rimedi e non solo le critiche. Un gesto che non ha niente a che vedere con la destra o la sinistra, un gesto che nasce dalla nostra sensibilità di umani che oltre ad amare sé stessi amano il prossimo e sono così poco umili da considerarsi attenti osservatori della comunità. Non è una soluzione esaustiva, poiché mancano alcuni capitoli importanti e nodi da sciogliere in vista di un progetto completo. Inoltre la parte scientifica dei capitoli che vi proponiamo non è volutamente approfondita. Tuttavia si tratta di una visione «mondiale» di come si dovrebbe muovere il nostro Paese molto precisa. È un indirizzo forte, netto, rivolto verso l'unica direzione secondo noi possibile per salvare in fretta l'Italia. Se le critiche che vi sorgono spontanee sono «non è corretto gettare la pietra e poi non scendere in campo» vi preghiamo di perdonarci. Ma permetteteci di pensarla diversamente. E' ora che anche da parte di noi laici dilettanti arrivino suggerimenti in positivo e non solo critiche. Ci sarà di sicuro qualcuno, tra i politici, che invece di guardarci come rompiscatole, cercherà quel poco di bello e giusto che c'è in noi e ne trarrà spunto. Ma anche tante persone comuni, come noi, alle quali verrà voglia di approfondire e di volgere la propria analisi in direzione proattiva. E' a loro che ci rivolgiamo soprattutto. In politica si può e si deve partecipare anche senza essere attori protagonisti. Oppure potrete pensare «semplicistico, non è approfondito, ci saranno tensioni sociali, dove li mettiamo tutti questi nuovi disoccupati», fermatevi. Siamo d'accordo con voi.
RIFLESSIONE - L'unica amara riflessione che vi proponiamo, una su centinaia, è che prima o poi buona parte dei 16000 forestali della Regione Sicilia non potrà più essere pagata e partiranno le tensioni, per dirvene una. Forse è meglio prevedere e manovrare una Rivoluzione più dolce possibile prima che subirne una cruenta poi. Inoltre teniamo a dirvi che la semplicità è l'unica arma possibile per creare un progetto vincente in tempi brevi. Se invece le vostre critiche sono «impossibile, troppo complicato, troppo veloce, utopie . .» lasciate perdere. A forza di dire che tutto e complesso, difficile, che occorre tanto tempo il nostro Paese si è ridotto in questo stato. E poi molto spesso la visione del difficile, del serve più tempo nasconde la mancanza di voglia di lavorare, o la strategia di mantenere il potere senza sbattersi per risolvere, arti che purtroppo si sono diffuse invece con grande rapidità e semplicità in Italia. Infine vi anticipiamo che troverete ovunque in questo documento la nostra ferma convinzione che occorre tornare alla politica intesa come servizio, passione,missione. Occorre trovare donne e uomini di grandi capacità ma anche umili, onesti e pronti a farsi da parte quando sbagliano. Utopie? Ma non è vero! Smettiamola con sta storia delle utopie. Senza sogni non si va da nessuna parte.
Oscar Farinetti
Giovanni Soldini
lunedì 9 maggio 2011
POST URGENTE RIVOLTO A TUTTI!
via Cuore di Drago
"Ciao a tutti,
confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.
'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.
Il referendum è evidentemente anche questo!
Mariachiara Alberton"
RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè il Governo non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset.
Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum
lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i
cittadini italiani:
Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E'
necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone
Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.
I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 GIUGNO
confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.
'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.
Il referendum è evidentemente anche questo!
Mariachiara Alberton"
RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè il Governo non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset.
Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum
lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i
cittadini italiani:
Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E'
necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone
Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.
I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 GIUGNO
QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.
Vuoi che le cose non vadano a finire cosi?
Ai referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno si deve votare SI per dire NO
1 - Vota SI per dire NO AL NUCLEARE.
2 - Vota SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA.
3 - Vota SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO.
RICORDATE CHE DOBBIAMO PUBBLICIZZARLO NOI IL REFERENDUM,
perchè chi ha il potere ha interesse a non arrivare nemmeno al quorum di votanti!!!Una bocciatura da parte dell'elettorato sarebbe imbarazzante, avendo pubblicizzato ampiamente il nucleare, avendo voluto fortemente la privatizzazione dell'acqua (pagare un bisogno di prima necessità che diventa così un bene), che vuole gestire la giustizia in modo a dir poco ambiguo...
Vi ricordo che il referendum è valido e passa SOLO SE vota almeno la metà più uno degli aventi diritto al voto.
Comunque qualunque sia il voto, SI o NO, andiamo a votare.
Diffondiamo l'informazione sui referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.
XII° Prima Vela Ragazzi
Sabato abbiamo trasferito Paperoga a Talamone per partecipare alla manifestazione di promozione della vela nelle scuole organizzata dalla Sezione della Lega navale di Siena nell'ambito del progetto promosso dall'Ucina Navigar m'è dolce, che si è svolta Domenica 8 Maggio. Ottima occasione per navigare, siamo andati a vela sia all'andata che al ritorno.
13 le barche partecipanti alla veleggiata a vele bianche svolta su percorso a bastone nella baia di Talamone, abbiamo avuto massimo 10 nodi, Paperoga è arrivata 5° in tempo compensato e 7° assoluta, abbiamo potuto confrontarci con altre barche e ci riteniamo molto soddisfatti della nostra. Peccato un poco di delusione per lo scarso interesse dimostrato dalle due ragazze ospitate a bordo che non vedevano l'ora di rientrare in porto... spero che in fondo gli sia rimasto qualcosa di positivo da questa esperienza.
Il Vecchietto, l'Alpa 11,50 che fu degli Auriemma.
13 le barche partecipanti alla veleggiata a vele bianche svolta su percorso a bastone nella baia di Talamone, abbiamo avuto massimo 10 nodi, Paperoga è arrivata 5° in tempo compensato e 7° assoluta, abbiamo potuto confrontarci con altre barche e ci riteniamo molto soddisfatti della nostra. Peccato un poco di delusione per lo scarso interesse dimostrato dalle due ragazze ospitate a bordo che non vedevano l'ora di rientrare in porto... spero che in fondo gli sia rimasto qualcosa di positivo da questa esperienza.
Il Vecchietto, l'Alpa 11,50 che fu degli Auriemma.
Etichette:
Grand Soleil 34,
Ospiti a bordo,
Paperoga,
regate,
video
mercoledì 4 maggio 2011
Aggiornare le pubblicazioni nautiche
L'estate si sta avvicinando e oltre a preparare la barca c'è da sistemare i documenti di bordo e le dotazioni di sicurezza (revisione zattera che scade a giugno e fuochi di segnalamento) e aggiornare le pubblicazioni che a bordo di Paperoga IV sono: l'elenco dei fari e dei segnali da nebbia e le carte nautiche della zona in cui prevediamo di navigare. E' un'operazione molto importante oltre che obbligatoria per legge. La marina militare mette a disposizione la consultazione e il download gratuito di tutti gli avvisi ai naviganti.
http://www.marina.difesa.it/conosciamoci/comandienti/scientifici/idrografico/Pagine/Avvisi.aspx
Altrimenti si possono ricevere a casa in formato cartaceo in abbonamento, ma perchè riempirsi di quintali di carta?
http://www.marina.difesa.it/conosciamoci/comandienti/scientifici/idrografico/Pagine/Avvisi.aspx
Altrimenti si possono ricevere a casa in formato cartaceo in abbonamento, ma perchè riempirsi di quintali di carta?
Iscriviti a:
Post (Atom)