mercoledì 19 novembre 2008

La mattanza dei delfini

Una strage senza senso

Mi associo alla diffusione di questa notizia che per l'ennesima volta conferma l'imbecillità del genere umano...
le immagini parlano da sole





Molti non lo sanno, che in Danimarca ogni anno dal 1709 si svolge una manifestazione agghiacciante, un massacro brutale e sanguinario nelle isole Feroe, dove giovani uomini, per dimostrare di aver raggiunto l'età adulta, massacrano i delfini Calderones, una specie, simile alla balena nell'aspetto ed estremamente intelligente e socievole.
Purtroppo non siamo nuovi a queste cose: tutti gli anni al largo di Taiji i giapponesi cacciano e uccidono circa 20.000 delfini destinati, i meno robusti, alle industrie alimentari e ai ristoranti mentre gli esemplari migliori ai delfinari e ai circhi acquatici.Una grossa denuncia su questa situazione è stata data dalla Sea Shepherd Conservation Society la società fondata da Paul Watson, cofondatore di Greenpeace: "Ho visto le baie delle isole Færøer tinte di rosso dal sangue e ho sentito le urla delle balene pilota ferite mortalmente che urlavano per la propria vita mentre bagnavano i volti avinazzati dei loro massacratori con il loro sangue caldo, ridendo mentre le stupravano con le loro lame. E' uno spettacolo mostruoso ed è una oscenità abbracciata completamente dal governo danese e da molta gente danese. (...)"Ecco alcune foto. Le pubblico, come ho visto hanno fatto molti altri blog e siti, nella speranza, seppur recondita, che qualcosa possa cambiare, e che il prossimo anno questa strage non avvenga.
firmate la petizione!!!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

NON CONOSCEVO QUESTA BARBARA MATTANZA.
GRAZIE DI AVERMI INFORMATO.
FARO' IN MODO DI DARNE LA MASSIMA PUBBLICITA'
CIAO

Anonimo ha detto...

COME SI PUO ESSERE COSI CATTIVI CON DELLE CREATURE BELLISSIME COME I DELFINI.CHE VENGA FATTA GIUSTIZIA.

Anonimo ha detto...

SONO COSE DAVVERO ATROCI, PERCHè FARE MALE A DELLE CREATURE COSì DOLCI CARINE E GENTILI.

Anonimo ha detto...

COME SI PUò ESSERE COSì ATROCI CON DEI POVERI ANIMALI COSì DOLCI E CARINI.