lunedì 16 settembre 2013

Corsica e Sardegna 2013 - Diario di bordo sintetico - Parte 4

14 Luglio
Lasciamo Caprera, facciamo sosta a Palau al solito gavitello davanti al porto per rifornimenti vari.
Bordeggiamo per uscire dall'arcipelago passando tra Spargi e la costa, vento da Ovest-Nord-Ovest 15-20 nodi. Scapolato Spargi facciamo rotta su Lavezzi per poi poggiare e risalire verso la nostra meta, Santa Manza. Arrivati al traverso di Punta Capicciolo il vento gira da NE, 18 nodi, stare in rada col vento e onda che entrano non ci entusiasma, troviamo un ridosso nella caletta a sud di Rondinara.


Siamo soli, in serata arrivano altre due barche, decisamente meno affollata che Rondinara che invece è stracolma, ci si arriva a piedi in 5 minuti.



15 Luglio
Risaliamo lentamente, oggi percorriamo le poche miglia tra qui e Porto Nuovo. Caletta molto graziosa, con annesso stagno dietro la spiaggia.


Ci stiamo avvicinando a Porto Vecchio, il traffico di gommoni e motoscafini isterici comincia a dare il tormento... e prego che domani finisca il petrolio...è questo il solo difetto di questa zona della Corsica che altrimenti non avrebbe molto da invidiare alla costa occidentale.

16 Luglio
Continuano le soste in posti nuovi, ci spostiamo a Palombaggia, anche qui molto bello, restiamo solo qualche ora poi decidiamo di passare la notte a San Cipriano,che già conosciamo e sappiamo essere l'inferno vero per il traffico di motoscafini,sci nautico e rotture di questo genere... però dobbiamo finire la scorta di sarde sotto sale che ci siamo portati dietro e che non abbiamo potuto usare fin ora avendo sostato sempre all'interno di parchi marini...
arriviamo la sera, non abbastanza tardi per evitare la follia generale...e già rimpiangiamo di aver deciso di venire qui... caliamo i filaccioni con le sarde e andiamo a dormire.

17 Luglio
Sveglia presto per controllare i filaccioni, prima che si riscateni l'inferno, non abbiamo preso niente, oh bene è valsa la pena!!!
Approfittiamo per comprare viveri freschi e cerchiamo di fare acqua per i serbatoi ai moletti dello sci nautico, niente da fare non hanno acqua... va beh l'anno scorso ce l'avevano anche se ce l'hanno fatta pagare cara... 10 euro per un centinaio di litri...meglio così.
Risolviamo chiedendo alla nave a motore ancorata vicino a noi il cui equipaggio era preso a sprecare acqua potabile per lavare il ponte...gentilmente ci concedono di riempire qualche tanica. Tanto loro hanno il dissalatore acceso h24...almeno sopportare il rumore dei generatori tutto il tempo viene ripagato in qualche modo...
Riempiti i serbatoi ce ne avanza anche un 15 litri che ci facciamo bastare per dare una rinfrescata agli asciugamani rigidi di sale. Finite le operazioni di rifornimento leviamo l'ancora con la promessa solenne di non tornare mai più qui a meno di necessità gravi.
Facciamo una sosta per un bagno in un'insenatura poco più a nord vicino a Punta Capicciola, niente di che, così dopo pranzato ci spostiamo nella Baia di Cola, a sud dell'isola di Pinarello.





Andiamo con il tender in pesca/esplorazione dell'isolotto e scopriamo un angolo di una meraviglia inaspettata.
In serata si alza una leggera risacca da sud est, ci spostiamo dall'altro lato dell'Isolotto dentro la baia di Pinarello a ridosso dell'isolotto stesso.

18 Luglio
Oggi giornata piena....abbiamo:
1- pescato un moscardino con la nassa (che poi abbiamo scoperto essere una Polpessa)


2- trainato col tender e motore da 2,5cv barca a motore sui 10m che aveva tentato il passaggio tra l'isola di Pinarello e la costa (0,5 m di fondale). Dopo circa mezz'ora di spettacolo grottesco (l'armatore, con l'acqua alle ginocchia, tentava di trainare la barca tirandola da una cima a prua, spingendola da poppa...stava lentamente e rovinosamente finendo a scogli sotto lo sguardo indifferente dei passanti) ci facciamo cogliere da compassione e ci decidiamo ad andare in suo soccorso. L'armatore, italiano, cerca di giustificarsi della sua imprudenza dando la colpa al gps...si affanna a darci la sua di cima che non sia mai facciamo qualche rivalsa sul salvataggio...(e già mi pento di essermi scomodata per dargli una mano) in pochi minuti lo trainiamo dove l'acqua è alta abbastanza perchè possa rimettere i piedi dei motori in acqua, gli lancio la cima e ce ne andiamo...manco un grazie...vabbè!!
Continua l'esplorazione dell'isolotto con il tender, ci sono parecchie spiaggette di sassolini rossi.


  Giorgio fa snorkeling e cerca di prendere qualche polpo senza risultati.


3- preso 2 temporali al termine dei quali, nel tardo pomeriggio, si è alzato vento da NE oltre i 15 nodi.
L'ancoraggio è aperto al NE e mentre ci prepariamo a salpare l'ancora per fare di nuovo il giro dell'isolotto e andare a trovare ridosso lì ecco sopraggiungere una barca a vela che viene verso il passaggio tra isolotto e costa (lo stesso della barca a motore) lanciata col vento in poppa e genoa aperto...faccio appena in tempo a capire che vogliono passare di lì e un attimo prima che fosse troppo tardi gli ho urlato di tornare indietro... ma tutti oggi si vogliono incagliare su 50 cm d'acqua!!!
Facciamo il giro e riusciamo a trovare una chiazza di sabbia e durante la fase di ancoraggio becchiamo un bell'acquazzone.  Poco dopo è tutto finito, serata e notte tranquille.



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