venerdì 28 ottobre 2011

Giro della Corsica in senso antiorario - 19 - 20 Luglio 2011

Ieri nelle Bocche era Ovest forza 6 e stasera e domani rinfoza a 7, stamattina ci sono 10 nodi e conviene approfittare di questa finestra per passare. Il dubbio è dove ripararsi in vista dei temporali nel pomeriggio-sera e del forza 6-7 per la notte e il giorno a seguire. Per andare in porto a Porto Vecchio avremmo 30 miglia da percorrere, dovremmo avere 6 ore prima che si scateni la burrasca ma se non dovessimo trovare posto alla banchina all'interno del golfo i ridossi per stare all'ancora non sono ottimi.
L'alternativa è Rondinara, molto più vicina, così non facciamo tanta strada sulla via del ritorno ma è un ottimo ridosso per i venti da Ovest e nel caso non ci soddisfi potremmo ripiegare su Santa Manza o Santa Giulia. Inoltre perchè perderci questa splendida baia?
Alle 7.15 molliamo gli ormeggi a Bonifacio, costeggiamo l'estremità meridionale della Corsica, sotto capo Pertusato c'è molta corrente e onda incrociata.



Vento sui 10 nodi ma andiamo a motore dal momento che faremo il passaggio a terra detto della Piantarella e non è il caso di rischiare vista la quantità di secche e scogli.



9.40 Arriviamo presto a Rondinara, il posto merita la sosta. Diamo l'ancora nella parte nord della baia vicino la spiaggia su 4-5 metri di fondo. Passiamo la giornata a fare bagni nell'aqua turchese...




Nel pomeriggio come annunciato arriva il temporale, dura poco alle 18.30 il cielo è di nuovo sereno.


Controlliamo la situazione per affrontare la notte in sicurezza e tranquillità: i gommoni e le barchine che erano qui per fare il bagno e che ci stavano intorno come mosche sono sparite appena aveva iniziato ad annuvolarsi; rimane una barca a vela che sta a pochi metri dalla nostra prua e che invito a spostarsi essendo arrivata dopo di noi ed essendoci molto spazio libero. Gentilmente e saggiamente si sposta ma nel fare questa operazione aggancia il nostro grippiale con il suo tender a traino, smadonno 5 minuti mentre accendo il motore e recuperiamo la nostra ancora che oramai è stata spedata, ridiamo fondo per la terza volta oggi e meno male che sto casino non è successo con il vento previsto più tardi.

Intanto ragioniamo sul da farsi per prepararci alla notte, sono previsti 30 nodi da Ovest e noi diamo lo poppa agli scogli a poche decine di metri, davanti e vicino non abbiamo nessuno: calare la seconda ancora? afforcare o appennellare? cosa risulterebbe più facile e rapido in caso si dovesse salpare di corsa? certamente afforcare, e cioè calando la seconda ancora con il suo calumo di 10m di catena e 30 di cima in modo che vada a formare un angolo rispetto all'altra linea di ormeggio di circa 60°, in questo modo in caso ci sia bisogno si può anche mollare completamente il tutto legando un parabordo per poter recuperare in seguito ancora e calumo e concentrarsi a recuperare solo l'ancora principale.
Inoltre questa tecnica riduce il brandeggio della barca e gli strattoni dati dalle raffiche che potrebbero far spedare l'ancora.
Mentre ragioniamo il sole sta tramontando e il vento comincia ad aumentare, tutto sommato la delta da 16 kg con il suo calumo di 35m di catena dell'8 e altri 15 disponibili in caso sia necessario, sembrano sufficienti a reggere la situazione... tuttavia non riusciamo a stare tranquilli e quando oramai è calato il buio ci convinciamo che sarebbe meglio afforcare... così dopo aver studiato la strategia per compiere l'operazione, che poi risulterà sbagliata, nel buio Giorgio sale sul tender con l'ancora di rispetto, una Bruce da 10 kg, e rispettivo calumo.
Facciamo l'errore di assicurare l'estremità della cima di ormeggio alla bitta a prua, il tender risulta poco governabile ma alla fine riusciamo a fare un afforcamento vagamente decente che per la notte è accettabile, domani con la luce faremo meglio.

Mettiamo l'allarme sul gps portatile per avvertire in caso dovessimo arare e proviamo a dormire, cosa che a me non riesce affatto, non riesco a distogliere l'attenzione da tutti i rumori provocati dal vento e a pensare agli scogli sottovento. Comincio anche a pensare che abbiamo sbagliato a non essere andati a Porto Vecchio...

20 Luglio

Il vento non molla ma è il caso di riposizionare come si deve la seconda ancora prima che rinforzi. La recuperiamo a bordo e riproviamo da capo stavolta senza legare la cima a bordo. Ora la barca è molto stabile, non brandeggia quasi più e il tiro è distribuito alternativamente sulla prima e sulla seconda ancora.

Poi il vento rinforza e le raffiche sono a 40 nodi e mentre le altre barche, soprattutto quelle ancorate dall'altro lato della baia, prendono più vento, qualcuno ara e un catamarano va a scogli, noi stiamo di lusso, belli saldi al fondo e quasi immobili!

In serata cala di nuovo a 30 nodi, stanotte si dorme!
Domani dovrebbe un po calmarsi, meteofrance dà forza 6 fino alla Chiappa, per noi comunque è tempo di muoverci e rimontare miglia verso nord.


1 commento:

the dreamer ha detto...

Diventa difficile dormire quando si ha preoccupazioni per l'ancoraggio in una notte di forte vento; come ti capisco!

Bellissima Rondinara dalla foto; non sono mai stato.