venerdì 28 ottobre 2011

Giro della Corsica in senso antiorario - 19 - 20 Luglio 2011

Ieri nelle Bocche era Ovest forza 6 e stasera e domani rinfoza a 7, stamattina ci sono 10 nodi e conviene approfittare di questa finestra per passare. Il dubbio è dove ripararsi in vista dei temporali nel pomeriggio-sera e del forza 6-7 per la notte e il giorno a seguire. Per andare in porto a Porto Vecchio avremmo 30 miglia da percorrere, dovremmo avere 6 ore prima che si scateni la burrasca ma se non dovessimo trovare posto alla banchina all'interno del golfo i ridossi per stare all'ancora non sono ottimi.
L'alternativa è Rondinara, molto più vicina, così non facciamo tanta strada sulla via del ritorno ma è un ottimo ridosso per i venti da Ovest e nel caso non ci soddisfi potremmo ripiegare su Santa Manza o Santa Giulia. Inoltre perchè perderci questa splendida baia?
Alle 7.15 molliamo gli ormeggi a Bonifacio, costeggiamo l'estremità meridionale della Corsica, sotto capo Pertusato c'è molta corrente e onda incrociata.



Vento sui 10 nodi ma andiamo a motore dal momento che faremo il passaggio a terra detto della Piantarella e non è il caso di rischiare vista la quantità di secche e scogli.



9.40 Arriviamo presto a Rondinara, il posto merita la sosta. Diamo l'ancora nella parte nord della baia vicino la spiaggia su 4-5 metri di fondo. Passiamo la giornata a fare bagni nell'aqua turchese...




Nel pomeriggio come annunciato arriva il temporale, dura poco alle 18.30 il cielo è di nuovo sereno.


Controlliamo la situazione per affrontare la notte in sicurezza e tranquillità: i gommoni e le barchine che erano qui per fare il bagno e che ci stavano intorno come mosche sono sparite appena aveva iniziato ad annuvolarsi; rimane una barca a vela che sta a pochi metri dalla nostra prua e che invito a spostarsi essendo arrivata dopo di noi ed essendoci molto spazio libero. Gentilmente e saggiamente si sposta ma nel fare questa operazione aggancia il nostro grippiale con il suo tender a traino, smadonno 5 minuti mentre accendo il motore e recuperiamo la nostra ancora che oramai è stata spedata, ridiamo fondo per la terza volta oggi e meno male che sto casino non è successo con il vento previsto più tardi.

Intanto ragioniamo sul da farsi per prepararci alla notte, sono previsti 30 nodi da Ovest e noi diamo lo poppa agli scogli a poche decine di metri, davanti e vicino non abbiamo nessuno: calare la seconda ancora? afforcare o appennellare? cosa risulterebbe più facile e rapido in caso si dovesse salpare di corsa? certamente afforcare, e cioè calando la seconda ancora con il suo calumo di 10m di catena e 30 di cima in modo che vada a formare un angolo rispetto all'altra linea di ormeggio di circa 60°, in questo modo in caso ci sia bisogno si può anche mollare completamente il tutto legando un parabordo per poter recuperare in seguito ancora e calumo e concentrarsi a recuperare solo l'ancora principale.
Inoltre questa tecnica riduce il brandeggio della barca e gli strattoni dati dalle raffiche che potrebbero far spedare l'ancora.
Mentre ragioniamo il sole sta tramontando e il vento comincia ad aumentare, tutto sommato la delta da 16 kg con il suo calumo di 35m di catena dell'8 e altri 15 disponibili in caso sia necessario, sembrano sufficienti a reggere la situazione... tuttavia non riusciamo a stare tranquilli e quando oramai è calato il buio ci convinciamo che sarebbe meglio afforcare... così dopo aver studiato la strategia per compiere l'operazione, che poi risulterà sbagliata, nel buio Giorgio sale sul tender con l'ancora di rispetto, una Bruce da 10 kg, e rispettivo calumo.
Facciamo l'errore di assicurare l'estremità della cima di ormeggio alla bitta a prua, il tender risulta poco governabile ma alla fine riusciamo a fare un afforcamento vagamente decente che per la notte è accettabile, domani con la luce faremo meglio.

Mettiamo l'allarme sul gps portatile per avvertire in caso dovessimo arare e proviamo a dormire, cosa che a me non riesce affatto, non riesco a distogliere l'attenzione da tutti i rumori provocati dal vento e a pensare agli scogli sottovento. Comincio anche a pensare che abbiamo sbagliato a non essere andati a Porto Vecchio...

20 Luglio

Il vento non molla ma è il caso di riposizionare come si deve la seconda ancora prima che rinforzi. La recuperiamo a bordo e riproviamo da capo stavolta senza legare la cima a bordo. Ora la barca è molto stabile, non brandeggia quasi più e il tiro è distribuito alternativamente sulla prima e sulla seconda ancora.

Poi il vento rinforza e le raffiche sono a 40 nodi e mentre le altre barche, soprattutto quelle ancorate dall'altro lato della baia, prendono più vento, qualcuno ara e un catamarano va a scogli, noi stiamo di lusso, belli saldi al fondo e quasi immobili!

In serata cala di nuovo a 30 nodi, stanotte si dorme!
Domani dovrebbe un po calmarsi, meteofrance dà forza 6 fino alla Chiappa, per noi comunque è tempo di muoverci e rimontare miglia verso nord.


lunedì 24 ottobre 2011

Giro della Corsica in senso antiorario - 17 Luglio 2011


Sveglia all'alba, sono le 6.00, dò un'occhiata fuori,.. ancora nuvole ad osso di seppia... meteofrance ha emesso l'avviso di grand frais per i prossimi giorni, sembra che durerà parecchio e oggi sarebbe l'ideale per passare le Bocche e portarsi fino a Porto vecchio per poi attendere la finestra meteo giusta per rientrare a Marina ma non ci va di perderci la visita a Bonifacio dunque salpiamo l'ancora e  facciamo rotta per Bonifacio! Abbiamo da percorre 32 miglia, probabilmente tutte a motore visto che per oggi il meteo dà venti deboli, dunque ad una media di 5 nodi dovremmo essere a destinazione entro 6 ore e mezza, in tarda mattinata in modo da essere in porto in tempo per trovare posto.


Passiamo fuori dalla Scogliera i Monaci e dai bassifondi di Olmeto, vento e mare pari a 0.
Entriamo nelle Bocche con calma piatta, e ci godiamo lo spettacolo delle scogliere bianche a picco sul mare blu e la magia dell'ingresso a Bonifacio.








L'ormeggiatore ci intercetta subito e ci indica l'ormeggio al secondo pontile entrano a sinistra, senza darci alcuna assistenza nonostante gli spazi per la manovra siano minimi. Ci aiutano i vicini di ormeggio con la trappa e le cime.
Qui dentro fa un caldo terribile! Andiamo all'ufficio del porto in fondo al calanco e confermiamo per almeno 2 notti, la tariffa per 10 metri è 42 € a notte.

Facciamo il giro del porto e saliamo su per una scalinata molto ripida, arrivati in cima la vista ripaga la fatica!

 
 





















                                                                              






Giro della Corsica in senso antiorario - 16 Luglio 2011

Oggi è previsto vento da SW forza 4-5, giusto giusto sul muso per noi che dovremmo scendere, dunque oggi si rimane nel Golfo di Valinco poichè più a sud non ci sono rade ridossate dal SW, ma ci sposteremo o al porto di Solenzara, o in rada a Campomoro sul lato meridionale dell'ingresso del golfo.
Chiamo il porto, oggi è sabato, mi dicono che per ora non hanno posto.
Salpiamo l'ancora ed entriamo nel profondo golfo fino davanti la diga foranea, richiamiamo ma niente da fare, se avranno posto potranno dirlo solo nel pomeriggio...rinunciamo e rimontiamo verso Campomoro spediti che già vedo un affollamento di alberi alla fonda. Non ci perdiamo un gran che, Solenzara non offre niente di particolare e in realtà non abbiamo bisogno del porto, abbiamo fatto acqua e gasolio ieri, il pannello solare ci rende autonomi a livello energetico, speriamo solo che a Campomoro ci sia meno risacca che a Porto Pollo.
Intanto si è alzata la termica che si incanala nel golfo e ci ritroviamo 10-15 nodi di prua, sarebbe bello bordeggiare un po ma è meglio non perdere troppo tempo, non voglio rischiare di non trovare posto.

Arriviamo nella rada, fondale buono per calare l'ancora c'è solo sul lato ovest molto sotto costa e già ci sono molte barche, fatichiamo parecchio a trovare un posto che non sia troppo vicino alle altre barche. In serata scendiamo a terra per sgranchire un po le gambe, lasciamo il tender al moletto vicino al ristorante/market, in tutto sono 4 case, ceniamo con moules frites, che altro non sono che cozze in umido con cipolla e patate fritte, una birra e un dolce.


Già qualche nuvola ad osso di seppia sopra le montagne preannuncia SW forte nei prossimi giorni. Domani sarà meglio correre a rifugiarsi a Bonifacio.


sabato 22 ottobre 2011

Linguine al nero di seppia

E anche stasera il mare ci ha regalato la cena!



E domani il pranzo!


mercoledì 19 ottobre 2011

Pesca alla seppia

Ieri ci siamo cimentati nella pesca alla seppia con apposita canna ed esca artificiale.


Il risotto al nero di seppia invece lo so fare da un po ma non l'avevo mai fatto con ingredienti così freschi!
 

giovedì 13 ottobre 2011

Giro della Corsica in senso antiorario - 15 Luglio 2011

Alle 9.20 lasciamo l'ormeggio e andiamo a fare il pieno di gasolio. Accostiamo alla banchina carburante ma il motore non si spegne. Facciamo rifornimento e poi torniamo al nostro posto barca per controllare cosa c'è che non va. Alla banchina carburante non ci fanno sostare.
Rientrando all'ormeggio hanno già messo una catenella per indicare che il posto è prenotato. I nostri vicini ci aiutano a toglierlo di mezzo perchè di intralcio alla manovra. Constatiamo rapidamente che si tratta del pulsante di arresto che funziona solo se premuto con molta delicatezza. Niente di grave rimolliamo gli ormeggi e andiamo incontro al nostro destino.
Una volta fuori, nel golfo di Ajaccio la situazione non sembra così drammatica comunque prendiamo una mano alla randa e risaliamo di bolina il golfo. Tra Punta della Castagna e Capo di Muro l'onda comincia ad essere alta, ecco i 2 metri annunciati da meteo france, comunque è onda lunga e presa al mascone non è pericolosa anzi è un bel navigare con vento da W  10-16 nodi.
Le porte del bagno si sganciano dai loro fermi e sbattono, scendo a chiuderle.
Impostiamo una strategia per l'atterraggio a Porto Pollo, cercheremo di andare a vela il più possibile e con un'andatura comoda, andare a motore con questo mare non è nè comodo nè sicuro anche se ci farebbe risparmiare strada, ma questa è la vela!
Facciamo dunque un bordo di bolina fino al traverso di Capo Muro, poi allarghiamo leggermente l'andatura poggiando di qualche grado fino a raggiungere il waypoint stabilito un poco al largo in modo da presentarsi all'atterraggio di gran lasco ed evitare un'andatura al traverso e troppo sotto costa.
Giunti al waypoint poggiamo e regoliamo le vele per il gran lasco, proseguiamo per un po ma non si governa gran che bene per via del rollio e preferiamo ammainare la randa per evitare strambate involontarie. Ci rimettiamo di bolina, incredibilmente è tutto più confortevole, e ammainiamo la randa, proseguendo con il solo genoa si va molto meglio e più in sicurezza.
Inbocchiamo il Golfo di Valinco, Porto Pollo è subito all'ingresso sul lato Nord, è un ridosso molto piccolo e ho paura che non riesca a coprire abbastanza dall'onda, ci sono degli scogli da evitare prima di mettere la prua dentro il rifugio, superati chiudiamo il genoa, accendiamo motore, e come per miracolo qui dietro il mare è calmo. 14.10 Cerchiamo un angolino per calare l'ancora, andiamo fino in fondo alla baia, verso la spiaggia per essere il più possibile ridossati. Dopo una bella giornata di vela ci rilassiamo al chiaro di luna.


Rigging - Il manuale completo

Un manuale indispensabile per ogni skipper, completo, chiaro e anche divertente. Sia per risparmiare denaro sia per avere maggiore consapevolezza, autonomia e simbiosi con la propria barca, bisogna comprendere e assimilare le tecniche e le abilità tramandate dal passato e le innovazioni moderne. Questo libro colmerà tutte le lacune, consigliatissimo, io ho già la mia copia! 

RIGGING - IL MANUALE COMPLETO
Tecniche e strumenti per il rigging tradizionale e moderno

Di Brion Toss
Illustrato da Robert Shetterly
Prefazione all'edizione italiana di Danilo Fabbroni

Per la prima volta tradotto in italiano il best-seller sul rigging di
Brion Toss; un volume di 520 pagine completamente illustrate che copre ogni ambito dell'attrezzatura delle barche, sia tradizionali che moderne.

Qui si può scaricare un'anteprima del libro.





 
L'idea
Questo è uno dei più famosi e sicuramente il più completo libro mai pubblicato sull'attrezzatura delle barche, scritto da Brion Toss, uno dei maggiori esperti al mondo. Il testo riesce a coniugare la modernità dei nuovi materiali e della tecnologia più recente con i principi e la pratica del rigging tradizionale. È molto più che un libro sui nodi: è un libro per i velisti che cercano la soddisfazione e il risparmio di poter armare da soli il proprio albero, di poter ispezionare e mantenere le manovre e di poter preparare da sé tutte le impiombature; è un libro per gli armatori che vogliono poter sostituire da sé il sartiame; è un libro per progettisti e costruttori che devono dimensionare armi e attrezzature di coperta; è un libro per i navigatori di largo raggio che hanno la necessità di saper riparare una sartia in qualunque parte del mondo; è un libro per tutti gli appassionati di barche che vogliano capire le complesse interazioni tra scafo, albero e vele; infine è un libro per tutti i marinai che usano cime e nodi.


Contenuti
L'unico libro che spiega in maniera completa, semplice e divertente:
  • sette modi diversi per eseguire una gassa d'amante
  • il turbante turco, il piè di pollo e molti altri nodi indispensabili o solo decorativi
  • come scegliere la cima giusta scotte, drizze, cime d'ormeggio e ancoraggio
  • i principi della progettazione dell'armo velico in modo finalmente comprensibile
  • come dimensionare, armare e regolare perfettamente un albero sia tradizionale che moderno
  • come progettare, scegliere e installare tutta l'attrezzatura di coperta
  • come impiombare i cavi metallici, le cime ritorte, quelle intrecciate (a singola o doppia treccia e le fibre esotiche), come eseguire le impiombature miste acciaio-tessile e cima-catena
  • alcuni affascinanti trucchi con le corde per sorprendere i meno esperti
  • come preparare un armo di fortuna se una sartia cede e l'albero si rompe
  • come lavorare in sicurezza in testa d'albero
 
L'Autore
Brion Toss, rigger-scrittore, sviluppò una vera e propria ossessione per nodi e corde sul finire degli anni '60, una passione che lo portò alla navigazione e all'attrezzatura delle barche. Ha lavorato su qualunque cosa galleggi, dal più piccolo daysailer alle più grandi imbarcazioni a vele quadre. A suo agio sia con armi moderni che classici, Toss non ha mai smesso di perseguire la sfida nel trovare l'armo "perfetto": quella combinazione unica di dettagli che meglio si adatta alla specifica barca e al suo equipaggio. Toss è considerato non solo uno dei più esperti rigger al mondo, ma soprattutto uno straordinario insegnante; quando non scrive e non tiene conferenze e seminari, è al lavoro nella sua officina "Brion Toss Rigging" a Port Townsend (Washington). Questa è la prima traduzione in italiano di un suo libro. Sito personale:  www.briontoss.com.



mercoledì 12 ottobre 2011

Giro della Corsica in senso antiorario - 13-14 Luglio 2011

13 Luglio

Lasciamo Paperoga all'ormeggio al Tino Rossi e raggiungiamo a piedi la vicina stazione dei treni.
Link al sito con info e orari Chemins de fer de la Corse


Saliamo sul treno delle 8.50 per Corte, costo del biglietto solo andata 13,20€, il viaggio nell'entroterra è affascinante, la locomotiva si inerpica su per le montagne, attraversa ponti e gallerie, si fa strada tra le rocce e i boschi.



Non ho fatto foto ne riprese, ho trovato questo video da youtube che rende l'idea. http://www.youtube.com/watch?v=d7PU-WJXUMg&NR=1

Alle 10.40 siamo a Corte.
 


E' d'obbligo la visita al museo antropologico della Corsica (costo del biglietto 5.30€) purtroppo la Cittadella non è accessibile. E' la storia di una terra aspra e di gente semplice, contadini e pastori...ritrovo anche un sosia di un mio vecchio compagno di scuola (quello in basso a destra è un'incredibile fotocopia!!)



Pranziamo al ristorante "U Museu" e finalmente la cucina è quella corsa, praticamente italiana, mediterranea e economica. Il menù fisso a 17€ offre un assaggio di salumi e formaggi corsi, un primo (a scelta), un secondo (noi abbiamo preso lo spezzatino di cinghiale al mirto), dolce alla castagna, acqua di caraffa a volontà, liquore della casa (noi abbiamo scelto il mirto). Anche l'ambiente è gradevole, si mangia su una terrazza sotto un pergolato, servizio veloce e cortese. Quì parlano corso dunque ci si capisce in italiano.

Al ritorno prendiamo la corriera 


14 Luglio 

Oggi il vento da ovest ha iniziato a rinforzare e anche per domani le previsioni non sono ottime, meno vento, circa 15 nodi, ma onda lunga sui 2 metri. Andiamo in ufficio per riconfermare per oggi e domani ma ci dicono che per venerdi e il finesettimana hanno delle prenotazioni e non possono confermarci la disponibilità di un posto. Cominciamo ad andare in agitazione, anche all'altro porto tutto prenotato... la prenotazione dei posti barca è una follia... cacciare chi è già in porto è assurdo! e non è nemmeno detto che chi ha prenotato riesca a raggiungere il porto, in mare comanda il meteo, però nel dubbio che domani si debba lasciare, e che poi a metà giornata non ci sia modo di raggiungere un riparo alternativo preferiamo fare buon viso a cattiva sorte e ci rassegnamo a lasciare l'ormeggio per domani. Il primo riparo utile da ovest è Porto Pollo, a 20 miglia di distanza a sud di Ajaccio. Preferiamo partire la mattina, soprattutto se le condizioni sono poco clementi, in modo da avere delle alternative nel caso il riparo scelto non sia praticabile per qualsiasi motivo.
Cosa strana due giorni prima ci hanno fatto pagare 38.30€ per due notti e l'ultimo giorno 37.50€ per una notte...qui fanno pagare a parte una tassa di soggiorno per ogni persona oltre alla tariffa per la barca, comunque non spiega la differenza di prezzo, nè credo si tratti di cambio tariffa stagionale... mistero!!!
Facciamo cambusa, c'è un supermercato che offre il servizio di consegna in barca. L'acqua in bottiglia in Corsica è cara, ne prendiamo solo due casse, per fortuna avevamo portato una bella scorta.
Per passare un po il tempo realizziamo le coperture in pelle per gli arridatoi.



lunedì 10 ottobre 2011

La musica

Spesso é un mare, la musica, che mi prende ogni senso!
A un bianco astro fedele,
sotto un tetto di brume o nell'etere immenso,
io disciolgo le vele. Gonfi come una tela i polmoni di vento,
varco su creste d'onde,
e col petto in avanti sui vortici m'avvento
che il buio mi nasconde. D'un veliero in travaglio la passione mi vibra
in ogni intima fibra;
danzo col vento amico o col pazzo ciclone
sull'infinito gorgo.
Altre volte bonaccia, grande specchio ove scorgo
la mia disperazione!

Charles Baudelaire

giovedì 6 ottobre 2011

Giro della Corsica in senso antiorario - 12 Luglio 2011

Scarichiamo il bollettino meteo con il cellulare, per i prossimi giorni è previsto vento forte da W, il solito mistral nel Golfo del Leone, ridossi tra qui ed Ajaccio non ce ne sono, meglio chiudersi in porto per qualche giorno. Forse è una scelta un poco precipitosa ma vorremmo essere sicuri di avere un posto in porto quando e nel caso la situazione dovesse peggiorare, anche per avere la possibilità di impiegare il tempo per visitare un poco l'interno. Da Ajaccio parte un trenino che porta fino a Corte, antica capitale, inerpicandosi su per le montagne.
7.00 lasciamo la Girolata, anche oggi zero vento, una noiosa smotorata di 6 ore per coprire 35 miglia.
13.00 Troviamo posto al pontile galleggiante del Tino Rossi. Riordiniamo e puliamo la barca, la sera passeggiata in città, non è poi così orribile!

 Isole Sanguinarie
 Punta Parata



Lulù la micia dei vicini di ormeggio viene a farci visita!


  
Puritan

martedì 4 ottobre 2011

Finesettimana estivo d'ottobre

  Elba, Punta Bianca


Venerdi 30 settembre, ore 12.40 molliamo gli ormeggi al San Rocco e facciamo rotta per Porto Azzurro. Ospite a bordo mio fratello Ivan. Mettiamo la prua fuori dal porto e vento non ce n'è, manco 5 nodi e pure da sud...un'oretta a motore poi il vento è da Ovest, sui 10 nodi, il rumore del motore ha già trapanato i timpani, diamo vela e cominciamo a bordeggiare prima verso costa, verso Le Rocchette, poi un bordo verso il largo ma quando è ora di virare e mettere la prua verso il canale di Piombino il vento precipita quindi di nuovo motore. 
Entriamo nel canale e i branchi di tonni che mangiano in superfice sono a perdita d'occhio, proviamo a passargli in mezzo, di lato, a girargli intorno...ma non si filano minimamente l'artificiale...
Poi quando meno ce lo aspettavamo, oramai a poche miglia dalla nostra meta, parte il mulinello e con grande sorpresa Giorgio tira su un pesce spada da un kg!! Bellissimo e inaspettato, anche molto buono la sera cotto a tranci sul barbecue usa e getta!

La rada è quasi deserta e la serata calma, nè vento nè risacca che sembra quasi di essere in porto ma con i vantaggi della rada e risparmiando 35 euro.
Dopo la cena offerta da Nettuno scendiamo a terra ed incredibilmente il paese è vuoto, sarà che è fine settembre o anche che saranno tutti a Capoliveri per il primo giorno della festa dell'uva...

Sabato 1 Ottobre
Il risveglio già presagisce una giornata in paradiso...usciamo lentamente dalla rada a vela a 3,5 nodi sfruttando la solita termica del golfo fino a Punta delle Cannelle, poi motore per raggiungere la baia all'Isolotto di Ortano a sud di Rio Marina. Nel golfo rimediamo il condimento per la pasta. 

La giornata prosegue tra bagni e relax. alle 17.00 salpiamo l'ancora per tornare a Porto Azzurro e salire a Capoliveri per la festa dell'uva. Incontriamo un branco di delfini e anche una motovedetta dei carabinieri che guarda caso tra tante barche punta proprio noi. Controllo documenti e perdiamo almeno 20 minuti.. 
Alle 18.30 siamo in rada e pronti a sbarcare per la serata. Prendiamo al volo il taxi e ci fiondiamo sullo stand dei vini. Con 8 euro danno un bicchiere, stuzzichini e assaggio dei vini dell'isola a volontà. Poi passeggiata per il paese, da qui si gode una vista meravigliosa su golfo Stella ma ormai è calata la notte e possiamo solo immaginare...
Riscendiamo a Porto Azzurro col solito taxi e raggiungiamo Paperoga all'ancora nella rada sospesa in una tranquillità surreale.


Domenica 2 Ottobre
Peccato non potersi godere in pieno anche questa giornata e gongolare in rada fino al tramonto...
Facciamo una breve sosta per un bagno a cala dei minatori dopo punta dei Ripalti e dopo pranzo alle 13.00 recuperiamo l'ancora e facciamo rotta per il ritorno. 
La solita oretta o poco più a motore e poi finalmente entra il maestrale che con 10-15 nodi ci spinge al traverso/lasco, Paperoga vola ad una media di 6 nodi e sfiora spesso i 7. 
A 10 miglia da Marina di Grosseto mi accorgo quasi per miracolo che la lenza si sta srotolando a tutta velocità dal mulinello, il cicalino non era stato inserito... 
Giorgio si avventa sulla canna e io e Ivan ci precipitiamo a rallentare la barca, viaggiamo a 6,5 nodi, sventiamo la randa e rolliamo il genoa, poi prua al vento e ci fermiamo...
Giorgio recupera i chilometri di lenza, la bestia deve essere grossa, più del solito...quando è sotto bordo vicino la poppa quasi non entra nel guadino... è una bella lampuga di un chilo e 6!!!
Anche stasera abbiamo rimediato la cena! 
A questo punto chiudiamo la randa per facilitare un eventuale altro recupero e proseguiamo solo genoa a 5/5,5 nodi.
Dopo un paio di miglia parte ancora il mulinello... rolla il genoa, accendi motore, ma stavolta lo perdiamo.



Alle 18.00 siamo in porto, laviamo il pozzetto, doccia, aperitivo sulla terrazza con vista sull'arcipelago al tramonto e cena a base di lampuga a tranci scottata in padella con olio extravergine di oliva (quello bono del contadino), aglio e un pizzico di timo e accompagnata con una bottiglia di Est Est Est secco...

La conclusione di un finesettimana perfetto, siamo appagati nello spirito e nel palato, non ci siamo fatti mancare nulla!