"Se in me è quella voglia di cercare che spinge le vele verso terre non ancora scoperte, se nel piacere è un piacere di navigante, se mai gridai giubilante: 'la costa scomparve' - ecco anche la mia ultima catena è caduta - il senza-fine mucchia intorno a me, laggiù lontano splende per me lo spazio e il tempo, orsù! Coraggio! Vecchio cuore!". F. Nietzsche
mercoledì 28 gennaio 2009
Co-skipper su IMOCA 60 cercasi!!!
Derek Hatfield and Spirit of Canada Ocean Challenges announce a sailing opportunity of a lifetime for an individual sailor to co-skipper the IMOCA 60 Algimouss Spirit of Canada on the delivery leg from Hobart, Australia to Les Sable d’Olonne, France. The route will take the two sailors into the Southern Ocean; round the famous Cape Horn and northward in the Atlantics across the equator to France.
On 28th December 2008, Derek was forced to retire from the Vendee Globe 2008 after a large breaking wave rolled the IMOCA 60 Algimouss Spirit of Canada breaking two of the mast spreaders. Unable to complete repairs without outside assistance, Derek was forced to retire from the race and headed for Hobart in Tasmania where repairs are currently being completed. The boat will be ready to set sail again in February in order to deliver the boat back to the northern hemisphere for the 2009 IMOCA racing season.
Derek commented on this unique sailing offer; “We have been looking at a number of different options with regard to getting the boat back to France. We have a very limited budget and someone suggested that we might be able to raise money by auctioning off sailing positions on the delivery back to France. I know a lot of sailors would love to have a chance to sail in the remote southern ocean, round Cape Horn and cross the equator. This is a unique opportunity to do all of these things on an IMOCA 60 fully kitted out for the Vendee Globe. We are attempting to find out if there is any interest in this opportunity and if there is, we will hold an auction for the co-skipper position. The successful bidder can decide to sail the entire trip or leave the boat at a number of ports along the route.”
Individuals interested in this unique opportunity to sail an IMOCA 60 around Cape Horn, contact Derek Hatfield at: derek@spiritofcanada.net
Spirit of Canada Ocean Challenges Team
giovedì 22 gennaio 2009
Stretti al vento - Storie di navigazioni in solitario
Un interessante documentario tutto sui nostri navigatori solitari!
Riusciremo a vederlo nelle sale?
“Stretti al Vento – Storie di Navigazioni in Solitario” non è un documentario sulla vela, né tanto meno sulle tecniche di navigazione, ma una raccolta di testimonianze dirette sulla solitudine da parte di coloro che hanno voluto sfidare l’Oceano e soprattutto se stessi. Il film si pone come obiettivo principale quello di mostrare ai suoi fruitori, persone comuni e non esclusivamente addetti ai lavori, la vita marinaresca in solitario ripresa in tutte le sue sfaccettature, dalle regate agonistiche al cosiddetto vagabonding, cercando di esaltare al massimo le scelte e la forza dei soggetti intervistati. Giorni e notti intere trascorse al timone, razionando cibo, acqua, energie e sonno, per portare a termine un’attraversata, magari intorno al mondo fino a toccare il tanto desiderato grande Sud, ossia Capo Horn. Il documentario cerca di affrontare principalmente tutti gli aspetti della navigazione effettuata in solitario, ma solo come punto di partenza per un discorso più vasto e metaforico, il “viaggio” nell’accezione più nobile e filosofica del termine: viaggio come libertà, come contatto universale Uomo-Natura, come sfida interiore, come forma di ribellione nei confronti della società.Piccole-grandi odissee umane raccontate dai più importanti velisti in solitario italiani, protagonisti della scena marittima nazionale ed internazionale, con età, idee e fini di navigazione differenti. Personalità eclettiche, fuori da qualsiasi schema, che attraverso i propri racconti rievocano sensazioni, gioie, dolori, avventure e disavventure in alto mare a bordo delle loro imbarcazioni, in una lotta continua con se stessi e contro ciò che li circonda, l’Oceano infinito, potendo contare solo sulle proprie forze e sulla clemenza della natura.
Francesco Del Grosso e Daniele Guarnera
sabato 17 gennaio 2009
Ritorno alla realtà!
Tra lui e l'intrepida famiglia svizzera si è stabilito un legame forte nonostante le difficoltà linguistiche, gli esseri umani hanno strumenti migliori per comunicare l'essenziale...(una buona carbonara, un sorriso...)
lunedì 12 gennaio 2009
Sam Davies passa Capo Horn
"I'm now a Cape Horner!"
Sam Davies è al quarto posto nella Vendée Globe, affronta i venti oltre 40 nodi con raffiche fino a 50 e le onde maestose come montagne dei 50 urlanti!
Il suo primo passaggio a Capo Horn!
Complimenti Sam!
L'avventura continua!
L'avventura australe di Matteo Miceli continua! Io comincio a dubitare che tornerà alla vita di prima...
Partiti dall'"isola che non c'è", così Matteo ha ribattezzato Lord Howe, Pachamama ha navigato per 400 miglia col vento in poppa: "la barca è un po lenta e loro sono molto conservativi, ma è il loro stile!"
Il 10 Gennaio erano a Yamba con un problema serio al timone, la boccola superiore spaccata e riparata provvisoriamente per permettere a Pachamama di percorrere altre 100 miglia, fino a Brisbene per alare la barca ed effettuare una riparazione.
11 Gennaio
"Una volta giunti a Brisbene il problema al timone si rivela più grave di quello che pensavamo, eravamo certi che si fosse sfilata la boccola superiore ma appena buttata l'ancora Dario va sotto a controllare e non trova la boccola inferiore e, ancor peggio, trova una crepa sul timone tra la pala e l'asse. Siamo costretti a cercare un cantiere che tiri su la barca. Ci danno disponibilità completa, tutto gratis e mercoledi ci tirano su."
Il giorno previsto per il rientro di Matteo in Italia si avvicina ma lui ci ha preso gusto e comincia a mettere scuse come: " Non me la sento di andar via e non vedere il timone." Ehehehe!!!
La verità è che Pachamama non poteva trovare un membro di equipaggio migliore, forse saranno loro a non lasciarlo partire...Matteo non è solo un ottimo marinaio, sa navigare e sa come mettere le mani per effettuare riparazioni, questo ragazzo sa anche cucinare!: "Qui sono golosi di pasta e stasera ho stupito tutti con una carbonara!"
Un'esperienza intensa quella di "crow" : "Non avrò visto tanti posti ma li ho vissuti tutti...non vedo l'ora di preparare l'Everest!"
In tanti vorrebbero essere al tuo posto!
Dunque Matteo vivi questa avventura fino in fondo, finchè senti che ti va e facci sognare!
domenica 11 gennaio 2009
Faber
CREUZA DE MÄ
(Mulattiera di mare/stradina che delimita due proprietà )
Umbre de muri muri de mainé
dunde ne vegnì duve l'è ch'ané
Ombre di facce facce di marinai
da dove venite dov'è che andate
da 'n scitu duve a l'ûn-a a se mustra nûa
e a neutte a n'à puntou u cutellu ä gua
da un posto dove la luna si mostra nuda
e la notte ci ha puntato il coltello alla gola
e a muntä l'àse gh'é restou Diuu
Diàu l'é in çë e u s'è gh'è faetu u nìu
e a montare l'asino c'è rimasto Dio
il Diavolo è in cielo e ci si è fatto il nido
ne sciurtìmmu da u mä pe sciugà e osse da u Dria
e a funtan-a di cumbi 'nta cä de pria
usciamo dal mare per asciugare le ossa dall'Andrea
alla fontana dei colombi nella casa di pietra
E 'nt'a cä de pria chi ghe saià
int'à cä du Dria che u nu l'è mainà
E nella casa di pietra chi ci sarà
nella casa dell'Andrea che non è marinaio
gente de Lûgan facce da mandillä
qui che du luassu preferiscian l'ä
gente di Lugano facce da tagliaborse
quelli che della spigola preferiscono l'ala
figge de famiggia udù de bun
che ti peu ammià le senza u gundun
ragazze di famiglia, odore di buono
che puoi guardarle senza preservativo
E a 'ste panse veue cose ghe daià
cose da beive, cose da mangiä
E a queste pance vuote cosa gli darà
cose da bere, cose da mangiare
frittûa de pigneu giancu de Purtufin
çervelle de bae 'nt'u meximu vin
frittura di pesciolini, bianco di Portofino
cervelli di agnello nello stesso vino
lasagne da fiddià ai quattru tucchi
paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi
lasagne da tagliare ai quattro sughi
pasticcio in agrodolce di lepre di tegole (gatto)
E 'nt'a barca du vin ghe naveghiemu 'nsc'i scheuggi
emigranti du rìe cu'i cioi 'nt'i euggi
E nella barca del vino ci navigheremo sugli scogli
emigranti della risata con i chiodi negli occhi
finché u matin crescià da puéilu rechéugge
frè di ganeuffeni e dè figge
finché il mattino crescerà da poterlo raccogliere
fratello dei garofani e delle ragazze
bacan d'a corda marsa d'aegua e de sä
che a ne liga e a ne porta 'nte 'na creuza de mä
padrone della corda marcia d'acqua e di sale
che ci lega e ci porta in una mulattiera di mare
giovedì 8 gennaio 2009
De-Lurking day 2009
Spingere i lurker a farsi vedere, senza peraltro alcun impegno al di là di un semplice segno di esistenza, è una risorsa che vale per tutti. Da una parte proprio per loro, i lurker, che possono acquisire una nuova coscienza del sé digitale e che, forse, cliccando e segnalando la propria presenza possono essere spinti ad un futuro maggiore coinvolgimento su questo o quel sito; dall'altra chi questo o quel sito alimenta, alle prese più spesso con fredde statistiche che con concreti segni di presenza. Un'idea magnifica che stimola quel senso di comunità che più di tutto costituisce la grande promessa della rete, luogo nel quale con pochi gesti si può entrare facilmente in contatto con gente vitale e appassionata.
Se ci siete battete un colpo! Basta anche un messaggio semplice e conciso come: "io ci sono".
Mentre fuori nevica il pensiero va all'estate...
Giorno 19. 10 Luglio 2008
Lasciamo Lussino e facciamo rotta su Susak.
Circumnavighiamo l'isola ma non ci sono approdi che ci colpiscano particolarmente e dato che una volta giunti nella zona settentrionale il vento di tramontana ci suggerisce di far rotta su Unije tenendo una bolina larga, decidiamo di assecondarlo e con un paio di bordi imbocchiamo il passaggio tra Unije e Vele Srakane per entrare nel canale di Unije dove il vento rinforza di qualche nodo. Ci dirigiamo verso Vogniska la nostra baia preferita sull'isola e ci mettiamo alla fonda.
Miglia percorse 23,5 (Miglia totali 335)
Giorno 18. 9 Luglio 2008
Trascorriamo una giornata in completo relax assistendo ad alcune scenette davvero divertenti.
Una coppia di anziani hanno una barca a vela al gavitello che lasciano e riprendono senza accendere il motore, lui al timone e lei alle manovre!!!Fanno qualche bordo nella baia poi lei prende un windsurf e si fa dei bei giretti tra le barche alla fonda!Beh a questo punto facciamo due bordi anche noi...
giovedì 1 gennaio 2009
I sogni son desideri...
02 gennaio 2009
Matteo Miceli ancora in Australia
Si apre una nuova avventura dopo il ritiro di Pachamama dalla Rolex Sydney Hobart
Matteo Miceli imbarcato sul15 metri in alluminio Pachamama (http://www.toptotop.org/globalexpedition/pachamama.php) decide dopo il ritiro di rimanere imbarcato.
La regata: 26 dicembre 2009 baia di Sydney ore 10:00, Matteo Miceli è al timone al momento della partenza della Rolex Sydney Hobart. Nonostante l’inizio emozionante di un ottima partenza la barca poco performante è uscita dalla baia di Sydney in coda al grosso della flotta (100 imbarcazioni).
La barca che fa parte di una spedizione e gira il mondo dal 2002 ha a bordo attrezzature molto pesanti, questo peso eccessivo e la mancanza di spi penalizzano la performance impedendo a Pachamama di sfruttare al massimo i venti di poppa come di risalire il vento.
Di ora in ora rimangono indietro pur riuscendo a coprire una buona distanza. Le previsioni meteo sono poco favorevoli e i 40 nodi di vento che li stanno accompagnando sono previsti in aumento.
Sabato 27 dicembre, pur rendendosi chiaramente conto delle difficili condizioni meteo, Matteo pensa si possa proseguire, con spirito di competizione pensa ad arrivare al traguardo ma Dario, il comandante, comunica all’equipaggio la decisione di fermarsi a Eden per fare qualche riparazione in attesa che la meteo si ristabilisca, per poi proseguire nuovamente per Hobart affrontando lo stretto di Bass.
Le condizioni meteo sembrano migliorare, Pachamama riparte da Eden ma un forte vento da sud non la fà andare avanti ed il pensiero di Dario è quello di chiedersi cosa farebbe se non fosse in una regata. La risposta poteva essere una sola: preservare la barca, pensando ai motivi che lo portano a solcare i mari da 7 anni. Decidono poi insieme all’equipaggio, di rientrare a Sydney per trascorre nell’immensa baia il capodanno.
E’ stata una decisione sofferta, ma con il loro dietrofront di fatto hanno rispettato la natura che è la motivazione principale che guida la spedizione di Pachamama, motivazione che hanno rispettato anche in questa regata e che ha dato loro ragione, il vento ha in seguito rinforzato contrario e costante a 45 nodi con raffiche fino a 62
Matteo non riesce a dispiacersi per il ritiro dalla Rolex Sydney Hobart, anche se l’avventura in regata è sfumata ne è cominciata un’altra. Dario, durante la navigazione notturna del 30 dicembre in rotta verso Sydney, gli chiede di rimanere a bordo e proseguire a navigare con loro. Il programma è quello di raggiungere Lord Howe Island a 400 miglia a est dell’Australia.
Matteo non esita e decide di rimanere imbarcato ritardando il suo rientro in Italia.
Miceli, due volte record di traversata atlantica in doppio e in solitario su un catamarano sportivo di soli 6 metri, che da sempre partecipa a tutte le regate che gli consentono gli impegni lavorativi dei suoi Cantieri Navali d’Este, in questa suo viaggio rappresenta ciò che molti sognano di essere, o di fare. Attraversare il mondo per partecipare ad una regata, o meglio mollare tutto per fare quello in cui credi senza pensarci due volte, solo per la volontà di farlo ed accettare la sfida. La sfida, in un primo momento può sembrare unicamente quella della competizione ma poi si mostra per quello che è in realtà: una scusa che nasconde la voglia di vivere intensamente ogni propria aspirazione.
Alla maggior parte di noi, dominati da scelte di vita imprigionanti o semplicemente titubanti a fare salti nel buio anche se piccoli, seguire il viaggio di Matteo Miceli permette di sognare, insieme a un uomo che, ancora una volta, riesce a cogliere ed accettare la sfida di nuovi imprevisti risvolti che l’esperienza con Pachamama gli offre.
Matteo, Dario e Sabine e i loro 2 figlio (il terzo in arrivo), navigheranno insieme in questo tratto della spedizione centrata sulla salvaguardia del nostro pianeta. E la certezza è che Matteo non perderà occasione per imparare anche da questa esperienza con la mente comunque al suo Este40 e al giro del mondo in solitaria nel 2012
Buon vento per questa navigazione che li porterà alla scoperta di Lord Howe Island, o meglio de”l’isola che non c’è”, come Matteo stesso l’ha ironicamente chiamata.
Ufficio stampa: romaoceanworld@myguai.com
Per maggiori informazioni sulla Rolex Sydney Hobart 2008, inclusa la lista degli iscritti, lo yacht tracker e i risultati, siete pregati di visitare il sito ufficiale della regata www.rolexsydneyhobart.com